Domenica 25 ottobre 2020 ricorre la Giornata Mondiale della Pasta e della dieta mediterranea.
I giorni scorsi, mentre sfogliavo il mio calendario editoriale utile a creare contenuti da trattare nei prossimi articoli, mi è venuta un’idea per un post diverso dai soliti, a tematica pasta e social: analizzare i profili social dei più importanti marchi di pasta italiani.
Mi piace vedere come lavorano i grandi, prendere spunto, cercare di capire il perchè di certe scelte, vedere come interagiscono con la loro community.
Ecco dunque le mie umili considerazioni sulla gestione degli account Facebook e Instagram di Barilla, Voiello, De Cecco e altri famosi pastifici italiani.
BARILLA poco attiva su Facebook, ha pubblicato un post il 21 ottobre da luglio scorso. Su Instagram troviamo due account, uno mondiale (più attivo) e uno italiano (meno attivo). Gli account sono tutti verificati (badge blu). Punta a un pubblico abbastanza giovane, il tono di voce è serio ma non troppo formale, pubblica più video che foto. Andando indietro nel tempo ho notato che fino a qualche anno fa utilizzava maggiormente il Real Time Marketing, oggi invece quasi zero. Puntano più sulle ricette che sulla tradizione e la lavorazione. Per essere il leader quasi indiscusso dei pastifici mondiali mi aspettavo qualcosa in più.
DE CECCO ha entrambi gli account verificati, è abbastanza attiva sui social, parla al suo pubblico in maniera elegante, seria e autorevole. Utilizza raramente il Real Time Marketing ma crea diverse challenge fotografiche, soprattutto su Instagram, dove è molto attiva anche con le storie. I social media manager di De Cecco su IG postano 3 foto alla volta, per non sfasare la griglia di 3 immagini, rispondono in maniera esaustiva a domande/commenti e sono (per me troppo) politically correct quando ricevono critiche. Tante belle foto, pochi video. La grafica e le foto pubblicate su FB sono giustamente diverse da quelle che troviamo su IG, anche se l’argomento è lo stesso.
GAROFALO è uno dei pastifici più attivi sui social (badge blu di account verificato solo su Instagram, su Facebook no), intervalla video a foto, ha uno stile molto contemporaneo e giovanile, ha un piano editoriale legato alle giornate mondiali e utilizzano abbastanza l’instant marketing (o real time marketing). Interessante l’ultima trovata dei minuti scritto in grosso sul packaging, hanno colto al balzo la proposta ironica (ma giustissima) di Hub09 Brand People e l’hanno resa reale. BRAVI.
Nei video sono quasi sempre presenti i testimonial (attualmente Luca Zingaretti e Luisa Ranieri).
La rubrica dei detti napoletani è già vista ma sempre simpatica. Non mettono mai contenuti che linkano al loro sito e mi chiedo il perchè. Uhm.
Rispondono in maniera meno formale di De Cecco ma senza blastare. IG viaggia di pari passo con FB, i contenuti sono i medesimi.
Quello che si nota subito sugli account Facebook e Instagram di RUMMO è che punta a trasmettere tanta qualità, tradizione e antichi sapori. Tra i più attivi tra i pastifici italiani, soprattutto su IG, Rummo racconta il prodotto tramite collaborazioni importanti ed eventi in tutta Italia, con belle foto e grafiche vintage. FB e IG hanno (quasi) gli stessi contenuti, instant marketing assente, storie idem. Account entrambi verificati.
Molto carino l’invito realizzato per FENDI alla sfilata Primavera/Estate 2021 che includeva un pacco di pasta Rummo, personalizzato nel packaging e nel prodotto (le classiche FF di fendi).
VOIELLO probabilmente predilige altri canali di marketing perché è poco attivo sui social, (su IG non posta da aprile). È l’unico che abbia visto tra quelli elencati a non avere né su Facebook né su Instagram il badge blu che indica che il determinato account è stato verificato dalle piattaforme. Parla a suo pubblico con un tono di voce serio. I contenuti sono quasi esclusivamente divisi fra ricette e prodotto. Su Instagram, come De Cecco, pubblica 3 immagini alla volta.
PASTA AGNESI. Molto attiva sui social, intervalla belle foto a grafiche davvero ben fatte (grazie anche alla collaborazione con l’illustratore Diego Cusano), inserisce link al proprio sito (generando traffico), ricette e rubriche legate alla sostenibilità. Segue un piano editoriale legato anche alle feste/giornate mondiali, ma c’è poco instant marketing.
Il linguaggio è semplice e rivolto a un pubblico giovane, non troppo formale ma sempre professionale. Su IG hanno due account, uno italiano e uno internazionale ma entrambi non hanno il badge blu; i post sono diversi da FB e troviamo più video e quasi esclusivamente foto di piatti/prodotto.
Alla luce di questi dati, se dovessi stilare una mia personale classifica per l’azienda italiana del settore “pasta” più social sarebbe la seguente: Garofalo, Agnesi e De Cecco.