Se hai un’attività prima o poi ti verrà l’idea (se non ti è già venuta) di avere il tuo sito e-commerce dove vendere online i tuoi prodotti. L’idea è attraente, su carta: ti stai già immaginando, a fronte di un investimento minimo, di vendere in tutta Italia o in tutto il mondo senza i costi fissi di un negozio fisico come affitto, stipendio dei dipendenti, magazzino, bollette e tasse varie.
Ma sei proprio sicuro che sia una buona idea? In questo articolo proverò a illustrarti la mia personalissima opinione stilando una breve lista riguardante le cose da considerare prima di imbarcarti nel progetto del tuo e-commerce.
1) Il mercato online ha già i suoi leaders, primo fra tutti Amazon.
Se pensi di vendere qualcosa, cercalo prima su Amazon, confronta il prezzo e fatti due conti. Vale la pena di combattere contro questo colosso? Qualcuno comprerebbe da te? Sei competitivo? Queste domande ci portano direttamente al punto 2.
2) La vendita online, tramite sito e-commerce personale, è economicamente vantaggiosa solo su grossi numeri.
Mi spiego meglio. A meno che il tuo prodotto non sia originale, introvabile o inesistente sul mercato, ti troverai costretto a doverlo ricaricare di pochissimi euro o applicare sconti che ti “strozzerebbero” per essere competitivo con i grandi marketplace online, come il già menzionato Amazon.
Ecco un esempio pratico: se ti occupi di vendita di scarpe da calcio non puoi pensare di metterle all’interno del tuo sito e-commerce a un costo molto più elevato di quello che si trova sugli altri siti più famosi del tuo, come sul sito della Nike piuttosto che Zalando.
La tua marginalità rispetto al singolo prodotto, potrà essere di 1 o 2 euro. Metti che le cose ti vadano davvero benone fin da subito e riuscissi a vendere anche 3 paia di scarpe al giorno: sarebbero circa 200 euro al mese di margine. Ti basterebbero per sostenere tutti i costi di gestione, di spedizione, di pubblicità e farti rimanere in tasca qualcosa?
3) Un sito e-commerce ha costi più alti di un semplice sito vetrina.
Il sito e-commerce costa più di un sito semplice vetrina, sia nella parte iniziale di costruzione sià nel mantenimento e pubblicità. Diciamo che per creare un sito e-commerce la tua web agency di fiducia ti chieda 3000 euro. Se la cifra ti sembra già esagerata puoi fermarti e non proseguire la lettura di questo articolo. Ti assicuro che è in linea coi prezzi della maggior parte delle agenzie.
Questi 3000 euro sono davvero solo l’inizio se vuoi almeno sperare di vendere qualcosa.
Esempio pratico: apri una pizzeria bio in via Baracca a Pesaro. (prendo ad esempio una via pesarese non propriamente di passaggio).
Il locale è fighissimo, arredamento moderno, tutto molto bello e il pizzaiolo ci sa fare.Questo non ti basterà per vendere le tue gustosissime pizze. Devi far sapere alla gente che hai aperto se vuoi riempire il locale e cominciare a guadagnare.
Così devi fare per il tuo e-commerce. Non basterà avere il sito più figo del mondo se non fai sapere alla gente che esiste. Il primo strumento in grado di aiutarti è sicuramente la SEO (acronimo di Search Engine Optimization – più semplicemente Ottimizzazione per i Motori di Ricerca). Per farla breve la SEO è tutta quella serie di azioni che compie la web agency o il professionista per far sapere ai motori di ricerca (e di conseguenza al pubblico) che esisti.
Dopo l’attività di SEO che, attenzione, non deve smettere mai di essere fatta, dovrai sostenere i costi per la pubblicità. Che tu decida, in base a scelte ponderate, di farla tramite i social media, piuttosto che su Google, su radio, tv o sulla carta stampata, poco importa: l’importante è farla.
Il budget da investire nella pubblicità va sicuramente pianificato sul medio-lungo periodo ma mai azzerato. Ricorda, come diceva Henry Ford, chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare tempo.
Alla sospensione della pubblicità il tuo sito di e-commerce smetterebbe dunque di apparire tra le ricerche di google, finendo nella seconda, terza o quarta pagina il che equivarrebbe a decretarne il decesso.
4) Gestione magazzino e supporto ai clienti. Se pensi che avere un e-commerce ti consenta di non avere magazzino ti sbagli di grosso. Siamo in un’epoca in cui se il tuo cliente ordina oggi, si aspetta di ricevere la merce al massimo dopodomani. Se tu, per reperire il prodotto o per altri motivi tecnici, spedisci in una settimana, il cliente troverà qualcun’altro in grado di soddisfare la sua smania.
Il cliente si aspetta anche di ricevere un’email di conferma all’ordine fatto.
Si aspetta di ricevere un’email se la consegna dovesse slittare per N motivi.
Si aspetta di poter effettuare un rimborso o un reso senza difficoltà.
Si aspetta di ricevere una risposta se scrive sulla tua pagina facebook e se la aspetta anche con una certa rapidità.
Si aspetta infine di essere contattato nel caso ci siano altri problemi tecnici.
Insomma, il cliente è abituato molto bene perchè compra già online. Quindi o sei preparato su questi due fronti -disponibilità prodotti in magazzino e supporto clienti- o sarà difficile avere successo col tuo e-commerce.
5) Valuta alternative al tuo sito e-commerce: la vendita dei tuoi prodotti su marketplace già esistenti.
Un marketplace è un sito web che raggruppa gli articoli di diversi venditori o diversi “negozi online”. I marketplace si dividono in verticali, quelli che trattano una sola categoria di prodotti (ad esempio Zalando che si occupa solo di abbigliamento e calzature), e orizzontali, che vendono di tutto (Amazon o eBay). La vendita sui marketplace è una vendita a performance, ovvero si paga una commissione per ogni vendita effettuata e andata a buon fine. Solitamente ci sono delle fee da pagare, ma per il resto non si spende nulla se non si vende. Le commissioni che si pagano variano a seconda della categoria dei prodotti (possono arrivare anche a un 25%), ma di contro non si hanno spese di gestione del sito e in più si gode della visibilità del marketplace conosciuto e utilizzato a livello nazionale (o mondiale) al quale ci si affida.
Per concludere vorrei solo consigliarti un’ultima cosa: avvicinati alla vendita online solo se all’interno della tua azienda è presente una figura in grado di seguire e coordinare le operazioni di web marketing. Le agenzie ti proporrano ciò che sanno fare meglio e se tu non sai come questo possa integrarsi e soprattutto dar valore al tuo piano di (Web) Marketing, sempre che tu ne abbia uno, si potrebbe rivelare molto pericoloso in termini economici. Impara ad acquistare con cognizione di causa invece che limitarti a farti vendere qualcosa.